LA CANTINA

La cantina, per noi, non è solo questione di mattoni, di un posto in cui produciamo il nostro vino.

 Ogni volta, per noi, è come tornare indietro negli anni: quel profumo talmente avvolgente che si trasforma in un vero e proprio aroma, impossibile da non percepire. 

 Ci piace pensare che la cantina sia un angolo in cui la mano dell’uomo e della natura si sono date appuntamento per esaltare il vino.

 Sì, perché le mani della generazione che ha creato la cantina di Girardi erano segnate dall’impegno, dall’amore e dall’estrema dedizione verso il loro lavoro.

 È proprio questo che ci spinge a metterci il cuore, giorno dopo giorno, per regalarvi un’esperienza che riesca a toccare le corde dei vostri ricordi.

 Momenti felici in compagnia, semplici e genuini sono la nostra priorità.

 

Vinificazione in bianco

Scegliere il momento più adatto alla vendemmia non è semplice.

 Si prendono in esame diversi parametri analitici, come acidità, zuccheri e ph, analizzandone la correlazione e i valori ottimali. E poi come si procede?

- Diraspatura dei grappoli: la diraspatrice separa il raspo dagli acini che vengono poi pigiati per l’uscita del mosto;

- Raffreddamento del pigiato: viene portato a circa 14°C;

- Pressatura del pigiato: si separano le bucce e i vinaccioli dal liquido, che viene deposto in una cisterna per il passaggio successivo;

- Decantazione statica: il mosto viene filtrato da tutti i residui presenti.

- Fermentazione: inserimento di lieviti selezionati a seconda della tipologia del vino. Lo zucchero si trasforma in alcol e anidride carbonica che si depositano sul fondo dei recipienti;

- Il vino viene trasferito in altri contenitori o lasciato a contatto con i suoi lieviti per alcuni mesi, per aumentarne la complessità aromatica e struttura;

- Filtrazione e imbottigliamento.

  

Vinificazione in rosso

Qui, le fasi sono essenzialmente identiche alla vinificazione in bianco, con un’unica differenza.

 Il pigiato viene caricato in una cisterna e, per diversi giorni, il mosto viene lasciato a fermentare a contatto con le bucce per estrarne il colore.

 In pratica, si eseguono continui rimescolamenti (folature e delestage) per favorire l’estrazione dei pigmenti chiamati antociani, responsabili della colorazione rossa.

 Una volta ottenuta l’intensità desiderata, si procede alla svinatura e alla successiva pressatura.